giovedì, gennaio 22, 2009

Tutti sanno essere uomini
solo perchè hanno i coglioni!

mercoledì, gennaio 21, 2009


La gioia si sciolse con la neve
ma nessuno si spaventò perchè pensarono:
"basta aver pazienzaa ...nevicherà ancora."
Le tue lacrime
colpirono gli occhi azzurri del soldato
addormentato e fu subito amore.
Tutte le parole sono vere:
l'importante è che vengano capite
con il cuore
Guarda e non parlare eroe moderno
se non hai il cuore caldo d'amore:
solo cosi io ti capisco.
Tutto sai capire,
con tutto sai giocare: allora accarezzami il cuore.
Lo sguardo attento
nel caos quotidiano cerca la sua anima gemella.

Non siamo nè mostri
nè eroi, ma solo amanti dell'arte e della bellezza
che vivono in questo tempo giocondo agli artisti.
Dopo, se puoi, ascoltami e non ridere.
Non deridere nessuno anche se vedi passare per il viale
persone scalze distratte da suonatori con
armoniche a bocca.

Come un gioco,
come un fiore,
come una verità vera
io cerco nel mio io quotidiano
la mia identità
Volta pagina e non pensare:
così gira il tempo tra fretta e paura
mentre tutti viviamo ancora con il
cuore bambino
La campagna fredda e brulla si distende nuda
tra vuoti alberi e case ermetiche
mentre tutti siamo catturati dai giochi
della frenesia e dall'urlo dell'arroganza.
Là confuso tra tutti i dubbi e le certezze
il tempo passava mentre le suore stanche
di aspettare si addormentarono
e tu allora esplodesti di libertà.

I miei passi silenziosi si perdono
come i miei pensieri taciturni
mentre tutta la realtà si ingozza con nuvole basse
dense di istantaneità e paranoia , in attesa delle pioggie.
Ritorno alla mia identità
dove so che tutto esiste e tutto si perde
un pò per noia un pò per moda.
Le forme stanche si fermarono
dietro l'angolo ed attesero che ogni evento si placase:
poi si scossero e dissero : " orsù è giunta l'ora nuova!"

domenica, gennaio 04, 2009


La sola funzione che determina una emozione
è la realtà del fatto stesso che fa sentire
delle emozioni.

Apparentemente mi perdo nella risolutezza
del mio destino, ma non mi spavento
perchè tutto fa parte della realtà
Sono assorto nella realtà del presente...
non cerco altre identità che il buon senso,
perchè solo cosi sono
davvero me stesso.
Eppure io so come ti chiami,
e se quando decidi di esistere mi guardi
con determinazione
in questo logico gioco chiamato vita.
Nella vita sappiamo confondere
bene la realtà, ma non riusciamo ingannare noi stessi.

Odiare è solo una perdita di tempo.
Sappiamo amare la vita anche sapendo che
non è quella che ci proponiamo
Quando c'è il tempo per la realtà
che piace, altro non serve.

La vta è amore, realtà, gioia e pace,
ma mi ubriaco di illusione .
Poi guardo i miei bimbi dormire
e ritrovo l'abbondanza della
semplicità nella famiglia
Certi sensi pratici turbano la vita, perchè?

Quando capirò che la vita è felicità
se si ama la propria famiglia?

Sappiamo ridere con la sincerità di un bimbo.
Il tempo è la realtà che ci accompagna.
Quello che resta dell'attimo dopo
e solo il segno, il pensiero o il profumo.
Nella metrica dell'inconsueto modo di fare
c'è sempre chi non capisce più di tanto
e non sa sognare.
I figli sono una realtà che stupisce:
ci fanno vedere come eravamo noi,
La vita di famiglia può essere monotona
vissuta all'istante, ma è grande nel tempo.

Dopo certe risposte usate per finzione
cosa si può cercare dalla realtà
per cammuffare certe situazioni?
Io rido perchè so che la vita
è così ladra che non concede molto spazio
a noi illusi e confusi.
Io non conosco metodiche insolite,
ma tecniche uniche che non accomunano,
ma distinguano ognuno di noi.
C'è sempre un'età fatta apposta
per farci stare ogni simile e possibile sogno?
Quando il tempo si riempie di sogni?
Certi formalismi sono giustificabili oppure no?
Quante realtà si amano con la forza della verità?
Non pensi che la realtà
sia bisognosa di tanto
in tanto di follia?
La stipsi del mondo
è la quotidiana realtà:noi
vittime della nostra fretta confondiamo
la routine con performance imprevedibile.
Focose illusioni si snocciolano
davanti a noi, mentre la frenetica
realtà rimbalza in spazi angusti
dove tutto alla fine si rispecchia.
Le parole forbite
dei dotti descrivano
il mondo con determinazione
e clamore,ma a cosa servono?

La forma più giusta
per giustificare un fine
è la libertà del fine stesso?